¿Che cos'è l'AMH (ormone antimulleriano) e perché è un alleato così importante per la fertilità?

L'ormone antimulleriano (AMH) è un termine che probabilmente hai sentito se hai esplorato argomenti legati alla fertilità o hai considerato tecniche di riproduzione assistita. Tuttavia, è importante chiarire che l'AMH non è un indicatore diretto della fertilità; la sua vera funzione è fornire informazioni sulla riserva ovarica, il che è fondamentale per comprendere le possibilità di successo nei trattamenti di fertilità.

Per questo è importante comprendere: ¿Che cos'è l'ormone antimulleriano?

È importante chiarire che l'ormone antimulleriano è un indicatore della riserva ovarica, ma non della fertilità, poiché per rimanere incinta è necessario solo un ovulo. Questo ormone è prodotto dai follicoli nelle ovaie e il suo livello nel sangue offre una stima della quantità di ovuli disponibili.

Spesso si assume erroneamente che alti livelli di AMH garantiscano fertilità, mentre livelli bassi indichino il contrario. Ma non è così: è un dato che deve essere interpretato insieme a un quadro clinico completo e ampio. Da solo non indica se ci sono possibilità di gravidanza o meno, perché l'AMH non determina la qualità degli ovuli né identifica problemi specifici che potrebbero impedire una gravidanza.

Il ruolo dell'AMH nella funzione ovarica

L'ormone antimulleriano partecipa alla regolazione del numero di follicoli (piccole sacche di liquido situate nell'ovaio che contengono un ovulo immaturo). Tuttavia, il suo ruolo più rilevante è durante lo sviluppo embrionale, poiché è responsabile della differenziazione del sesso. In questo senso, se sarà maschio, l'AMH viene prodotta nei testicoli nelle settimane 8 e 9 di gestazione e impedisce lo sviluppo delle strutture femminili che danno origine all'utero e alle tube di Falloppio. Invece, in assenza di questo ormone si formerà l'apparato riproduttivo femminile.

È importante sottolineare che, nelle donne, la produzione di AMH inizia durante la pubertà e continua lungo tutto il periodo riproduttivo. Ogni mese, le ovaie selezionano un ovulo da maturare e, contemporaneamente, diversi altri ovuli potenziali vengono eliminati. L'AMH ci aiuta a capire quanti ovuli sono disponibili per questo processo, il che è utile per pianificare futuri trattamenti di fertilità.

¿Qual è l'utilità dell'AMH nella riproduzione assistita?

Sebbene l'AMH non misuri direttamente la fertilità, il suo livello è un indicatore prezioso nelle tecniche di riproduzione assistita e crioconservazione degli ovuli. Conoscere il livello di AMH permette agli specialisti di ottimizzare il trattamento, poiché indica quanti ovuli possono essere stimolati e recuperati in un ciclo.

Nella congelazione degli ovuli, più ne abbiamo conservati, maggiori saranno le possibilità di successo. Un numero ideale di ovuli maturi per la crioconservazione oscilla tra 10 e 15. Crioconservare ovuli giovani migliora la qualità ovocitaria e aumenta le probabilità di una gravidanza di successo in futuro. Sebbene l'età media per la crioconservazione in Spagna sia di 37 anni, gli esperti raccomandano di farlo prima dei 35 anni per ottenere risultati migliori.

¿Come si misura l'AMH?

La prova dell'ormone antimulleriano è semplice ed efficace; si esegue tramite un'analisi del sangue che misura i livelli di AMH e fornisce una stima della riserva ovarica. Secondo l'Istituto Valenciano di Infertilità (IVI), i livelli normali di AMH in base all'età sono:

• Da 20-25 anni: 3.3 (3.0-3.9) ng/ml.

• Da 20-25 anni: 3.3 (3.0-3.9) ng/ml.

• Da 35-39 anni: 2.0 (0.3-3.2) ng/ml.

• Da 40-44 anni: 1.1 (0.7-2.1) ng/ml.

• Da 45 a 50 anni: 0.2 (0.1-0.5) ng/ml.

Nel caso in cui l'AMH sia inferiore a 0,6 ng/ml, la riserva ovarica è bassa, considerandosi normale se si situa tra 0,7 e 2,9 ng/ml. Il livello di questo ormone sarà alto se è superiore a 3 ng/ml.

In definitiva, l'ormone antimulleriano è uno strumento potente per comprendere la riserva ovarica e pianificare trattamenti di fertilità. Anche se non è un indicatore diretto di fertilità, la sua misurazione può essere fondamentale per prendere decisioni informate sulla riproduzione assistita e la preservazione della fertilità.

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