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La riserva ovarica: cos’è, come si misura e perché è importante

  • Immagine del redattore: Mater Clinic
    Mater Clinic
  • 25 set
  • Tempo di lettura: 5 min
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Ogni donna, nel corso della vita, porta dentro di sé una riserva preziosa: il numero finito di ovociti con cui è nata. Questo patrimonio, chiamato riserva ovarica, rappresenta uno dei fattori centrali della fertilità femminile. Capire cosa significa, come si valuta e quali implicazioni può avere per la maternità — naturale o attraverso un percorso di procreazione medicalmente assistita (PMA) — è un passo fondamentale per ogni donna che desideri avere un figlio, oggi o in futuro.


Parlare di riserva ovarica non è semplice: può evocare paure, ansie, persino sensi di colpa. Alcune donne scoprono di avere una riserva più bassa del previsto e vivono questa notizia come una chiusura definitiva. Altre, invece, si aggrappano a speranze poco realistiche. La verità sta nel mezzo: la riserva ovarica è un indicatore utile, che va letto nel contesto della storia personale, dell’età e della salute complessiva. Non è né una condanna, né una garanzia assoluta.


In questo articolo approfondiamo l’argomento con chiarezza e delicatezza, offrendo informazioni aggiornate e spiegazioni semplici per aiutarti a orientarti senza cadere in allarmismi né in illusioni.


Cos’è la riserva ovarica?


La riserva ovarica indica la quantità e la qualità degli ovociti presenti nelle ovaie in un determinato momento della vita di una donna.


Ogni donna nasce con circa 1–2 milioni di ovociti.

Alla pubertà, questo numero si riduce a circa 300.000–400.000.

Nel corso degli anni, mese dopo mese, la riserva continua a diminuire.


Un dato spesso citato è che a 30 anni rimane circa il 12% degli ovociti originari, mentre a 40 anni meno del 3%. Non sono numeri per spaventare, ma per spiegare che la fertilità è legata a un processo fisiologico naturale.


Oltre al numero, anche la qualità degli ovociti peggiora con l’età. Questo si traduce in:


Maggior rischio di anomalie cromosomiche.

Minore probabilità di fecondazione e sviluppo embrionale.

Aumento del rischio di aborto spontaneo.


Comprendere la propria riserva ovarica significa avere un “termometro” della propria fertilità, pur sapendo che non è l’unico fattore in gioco.


Come si misura la riserva ovarica?


Negli ultimi anni la medicina riproduttiva ha sviluppato diversi strumenti per valutare la riserva ovarica. Nessuno di questi esami, preso singolarmente, può predire con certezza se una donna riuscirà ad avere un figlio, ma insieme offrono un quadro prezioso.


1. Ormone antimulleriano (AMH).


È il parametro oggi più usato. L’AMH viene prodotto dalle cellule dei follicoli ovarici e riflette in modo abbastanza fedele la quantità di ovociti disponibili.


Può essere misurato in qualunque giorno del ciclo.

Un valore basso suggerisce una riserva ridotta, ma non significa necessariamente infertilità.


2. Conta dei follicoli antrali (AFC).


Si esegue con un’ecografia transvaginale all’inizio del ciclo (tra il 2° e il 5° giorno). L’ecografista conta i piccoli follicoli visibili, che rappresentano i candidati a maturare nei cicli successivi.


3. FSH ed estradiolo.


Dosati nei primi giorni del ciclo, aiutano a valutare la risposta ovarica. Valori elevati di FSH, per esempio, possono indicare una ridotta sensibilità delle ovaie.


È importante sottolineare che questi test non dicono se una donna potrà concepire naturalmente. Possono, però, dare un’indicazione su come l’ovaio potrebbe rispondere a una stimolazione ormonale in un percorso di PMA.


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I fattori che influenzano la riserva ovarica.


La riserva ovarica non dipende solo dall’età, anche se questa resta la variabile più determinante. Ci sono altri fattori che possono accelerarne o ridurne la disponibilità.


Genetica: alcune donne nascono con una riserva più limitata.


• Stili di vita: fumo, obesità, esposizione a sostanze tossiche e stress ossidativo possono ridurla.


Malattie: endometriosi, sindrome dell’ovaio policistico (con dinamiche complesse), interventi chirurgici ovarici.


• Trattamenti oncologici: chemio e radioterapia possono danneggiare in modo significativo la riserva.


Conoscere questi fattori permette, quando possibile, di adottare strategie preventive o di monitoraggio.


Riserva ovarica e PMA.


Quando una coppia si rivolge alla procreazione medicalmente assistita, la valutazione della riserva ovarica diventa cruciale.


Una riserva buona permette protocolli di stimolazione con risultati più prevedibili.


Una riserva ridotta può rendere più difficile ottenere ovociti sufficienti, anche con stimolazioni ormonali intense.


Ecco alcuni scenari:


Crioconservazione degli ovociti: consigliata a donne giovani che, pur non cercando subito una gravidanza, desiderano preservare le proprie possibilità future.


Protocolli personalizzati: la stimolazione viene adattata caso per caso, per ottenere il massimo da una riserva limitata.


Ovodonazione: quando la riserva è molto bassa o la qualità ovocitaria compromessa, la donazione rappresenta una possibilità concreta, con percentuali di successo elevate. In Spagna, questa pratica è regolata da una normativa chiara e ampiamente consolidata.


È fondamentale dirlo con sincerità: una riserva ovarica molto bassa può essere un ostacolo quasi definitivo. Ma allo stesso tempo, per molte donne, i percorsi della medicina riproduttiva offrono soluzioni reali e concrete.


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La Spagna come punto di riferimento.


Negli ultimi vent’anni la Spagna è diventata un centro di eccellenza mondiale per la fertilità assistita. Le ragioni sono diverse:


Legge 14/2006: una delle normative più complete e avanzate in Europa.


Ampia disponibilità di donatrici di ovociti, che garantisce tempi di attesa ridotti.


Centri specializzati che trattano ogni anno migliaia di casi complessi, con protocolli personalizzati e tecniche all’avanguardia.


Per questo sempre più pazienti da tutta Europa scelgono la Spagna non solo per le possibilità scientifiche, ma anche per il clima di accoglienza e il supporto umano che trovano.


Come può aiutarti Mater Clinic?


Alla Mater Clinic crediamo che la conoscenza sia il primo passo per fare scelte consapevoli.


Per questo offriamo consulenze gratuite online, senza impegno, dedicate a tutte le donne e coppie che desiderano capire meglio la propria riserva ovarica e valutare le opportunità della fertilità assistita in Spagna.


Il nostro approccio si basa su tre pilastri:


1. Informazione chiara: spieghiamo in modo semplice e scientificamente accurato cosa significano gli esami e i risultati.


2. Orientamento personalizzato: ogni storia è diversa, perciò proponiamo percorsi su misura, considerando età, storia clinica e aspettative.


3. Accompagnamento empatico: non solo dati medici, ma anche ascolto e sostegno, perché sappiamo che dietro ogni domanda c’è un desiderio profondo.


Il nostro obiettivo è accompagnare, non sostituire le decisioni: fornire strumenti per scegliere con consapevolezza, senza fretta e senza pressioni.


Conclusione.


La riserva ovarica è una finestra sul potenziale riproduttivo femminile, ma non racconta tutta la storia. È un parametro utile, che può orientare scelte importanti, ma va sempre interpretato alla luce di altri fattori.


Una riserva ridotta può rappresentare una sfida, talvolta un ostacolo difficile da superare. Ma può anche essere un campanello d’allarme che invita a informarsi, a non rimandare, a esplorare le possibilità offerte oggi dalla medicina riproduttiva.


In ogni caso, ciò che conta è non vivere questo tema come una sentenza, ma come uno strumento di conoscenza. Perché la maternità — naturale o assistita — non si misura solo in numeri, ma nella capacità di affrontare il proprio percorso con realismo, speranza e sostegno adeguato.


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Contatti


Vuoi valutare la tua riserva ovarica e scoprire quali possibilità offre la fertilità assistita in Spagna?

Prenota una consulenza gratuita online, senza impegno, con il team Mater Clinic:


📱 WhatsApp: 645 096 548

📧 Email: care@mater.clinic


Fonti.


ESHRE – Ovarian reserve testing and management (Linee guida, 2023).


Human Reproduction Update – Dati sul declino fisiologico della riserva ovarica.


Legge 14/2006 (Spagna) – Normativa sulle tecniche di riproduzione assistita.

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